Festa Gaia - Tra Terre e Cibo Il Tema della Festa Gaia

Per un sistema agroalimentare sostenibile, per cibi sicuri e salutari, per il futuro dell’umanità e del pianeta

Le proiezioni della FAO e dell’ONU indicano che la popolazione mondiale raggiungerà nel 2050 i 9,1 miliardi di persone e circa 11 miliardi entro il 2100, dagli attuali 6,7 miliardi, e richiederà al 2050 un incremento del 70 per cento della produzione di cibo.

Occorre anche considerare come  queste tendenze demografiche siano state messe in discussione da altri esperti che prevedono scenari differenti sostenendo che la popolazione globale raggiungerà si i 9,7 miliardi entro il 2070 ma poi diminuirà, determinando non il sovrappopolamento del pianeta ma il declino a cui andrebbero incontro molte aree del mondo. In ben 183 Paesi su 195 le nascite non saranno sufficienti per garantire il ricambio della popolazione che necessita di un tasso di fertilità di circa 2,1 figli per donna.

A prescindere dalla situazione che si determinerà dopo il 2070  vi è condivisione su un aumento della popolazione a quella data, seppure con consistenti differenze tra aree geografiche, di circa 3 miliardi di persone.

In questo immediato scenario occorre avere presente che oltre alla  crescente scarsità delle risorse disponibili, terra, acqua e biodiversità: “l’agricoltura a livello mondiale dovrà fare i conti con gli effetti del cambiamento climatico, in particolare con l’aumento delle temperature, con una maggiore variabilità delle precipitazioni e con una maggiore frequenza di fenomeni meteorologici estremi, come alluvioni e siccità”… “A causa del cambiamento climatico si ridurrà la disponibilità di acqua e vi sarà un aumento delle infestazioni di parassiti e delle malattie delle piante.”

È necessario pertanto, sin da subito, ripensare al modello di sviluppo, ai sistemi di produzione agroalimentare, ad una gestione sostenibile delle risorse naturali.

Nel 2030 il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città che sempre più diventeranno centrali nelle strategie di sostenibilità ambientale; incrementare il verde nelle città, e renderle centri  di autoproduzione di cibo in modo sostenibile, attraverso le coltivazioni fuori suolo, contribuisce a ridurre il surriscaldamento globale e permette l’assorbimento di CO2, migliorando la biodiversità e la qualità della vita”.

È il tempo per lanciare questa sfida, che sarà tecnologica e culturale, sempre avendo a mente che non c’è una seconda Terra.

Festa Gaia è stata progettata per essere un luogo della  scoperta, della conoscenza, del confronto, dell’amicizia, del gusto, della riflessione … Un luogo nel quale ascoltare e dibattere sulle questioni poste delle tante emergenze che affliggono il pianeta, da quella climatica a quella alimentare … Un luogo di creatività artistica attraverso i festival cinematografico, fotografico e letterario. Un luogo di convivialità in cui gustare cibi sicuri e salutari e sperimentare le tecniche delle migliori tradizioni culinarie, a partire dalla Dieta Mediterranea, «Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità»  che così è stata qualificata dall’Unesco: «La dieta mediterranea coinvolge un insieme di abilità, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni riguardanti le colture, la raccolta, la pesca, l’allevamento, la conservazione, la lavorazione, la cucina e in particolare la condivisione e il consumo di cibo. Mangiare insieme è il fondamento dell’identità culturale e della continuità delle comunità in tutto il bacino del Mediterraneo. È un momento di scambio e comunicazione sociale, affermazione e rinnovamento dell’identità familiare, di gruppo o di comunità. La dieta mediterranea enfatizza i valori dell’ospitalità, del vicinato, del dialogo interculturale e della creatività e uno stile di vita guidato dal rispetto della diversità. Svolge un ruolo vitale negli spazi culturali, nei festival e nelle celebrazioni, riunendo persone di tutte le età, condizioni e classi sociali. Comprende l’artigianato e la produzione di recipienti tradizionali per il trasporto, la conservazione e il consumo di alimenti, compresi piatti e bicchieri in ceramica. Le donne svolgono un ruolo importante nella trasmissione della conoscenza della dieta mediterranea: ne salvaguardano le tecniche, rispettano i ritmi stagionali e gli eventi festivi, trasmettono alle nuove generazioni i valori dell’elemento. Anche i mercati svolgono un ruolo fondamentale come spazi per coltivare e trasmettere la dieta mediterranea nella pratica quotidiana dello scambio, dell’intesa e del rispetto reciproco.»